di Luca Tremolada
Dopo Apple, anche Google e Samsung venderanno ricambi per smartphone. Il Parlamento europeo chiede prodotti durevoli. Ecco cosa cambierà e perché è una buona notizia per l’ambiente
L’11 Gennaio 2022 è stata pubblicata dalla Commissione Europea un’iniziativa volta a promuovere la riparazione e il riutilizzo per un consumo sostenibile dei beni attraverso una proposta di modifica della direttiva sulla vendita di beni ed eventuale nuova proposta legislativa distinta sul diritto alla riparazione.
Tale iniziativa porterà a una proposta sul diritto alla riparazione, e creerà inoltre sinergie con altre iniziative, come quelle relative ai prodotti sostenibili, all’elettronica circolare e alla responsabilizzazione dei consumatori nella transizione verde, nonché con i regolamenti di esecuzione della progettazione ecocompatibile specifica per prodotto.
I consumatori avranno a disposizione maggiori informazioni per effettuare scelte sostenibili al momento dell’acquisto dei beni. Al momento numerosi prodotti non vengono usati per l’intero ciclo di vita potenziale e diventano rifiuti prima del suo termine. I consumatori hanno inoltre spesso difficoltà nel riparare i propri prodotti in quanto spesso i costi di riparazione superano quelli di un prodotto nuovo.
L’iniziativa ha l’obiettivo generale di prolungare la vita utile dei beni; l’obiettivo principale è quello di incoraggiare i consumatori a usare i beni di consumo per un periodo più lungo, riparando i beni difettosi e acquistando un maggior numero di beni di seconda mano e rigenerati.
Per realizzare questi obiettivi saranno prese in considerazione le seguenti opzioni:
Opzione 1) Intervento limitato al minimo – impegni volontari: incoraggiare le imprese a impegnarsi volontariamente nella riparazione di beni che hanno un impatto negativo significativo sull’ambiente e promuovere l’acquisto di beni di seconda mano e rigenerati.
Opzione 2) Intervento moderato:
Sub-opzione 2A) Proroga del periodo di garanzia legale:
- per i beni nuovi che i consumatori scelgono di riparare invece che di sostituire; e/o
- per i beni di seconda mano e/o rigenerati (modifiche della direttiva).
- Sub-opzione 2B) Rendere la riparazione l’opzione preferita qualora la riparazione sia meno o ugualmente costosa rispetto a una sostituzione (modifica della direttiva); obbligare i produttori o i venditori a riparare i beni oltre il periodo di garanzia legale a un prezzo ragionevole (nuovo diritto di riparazione nell’ambito della direttiva o di uno strumento separato).
Opzione 3) Intervento massimo:
- Sub-opzione 3A) Limitare la scelta dei rimedi da parte dei consumatori dando la priorità alla riparazione rispetto alla sostituzione (modifica della direttiva); obbligare i produttori o i venditori a riparare i beni oltre il periodo di garanzia legale, in alcuni casi gratuitamente (nuovo diritto di riparazione nell’ambito della direttiva o di uno strumento separato).
- Sub-opzione 3B) Proroga del periodo di garanzia legale oltre l’attuale periodo minimo di 2 anni (modifica della direttiva).
- Sub-opzione 3C) Consentire al venditore di sostituire i prodotti difettosi con beni rigenerati piuttosto che con beni nuovi (modifica della direttiva).
La presente proposta è attualmente sottoposta a consultazione pubblica e il periodo per l’invio dei commenti durerà 12 settimane, dall’11 Gennaio 2022 al 5 Aprile 2022.
Lo scopo della consultazione è raccogliere riscontri sull’esistenza e sulla portata del problema dell’insufficiente durata di uso dei beni, nonché sulle possibili opzioni strategiche e sul loro probabile impatto. I principali portatori d’interessi sono il pubblico e le imprese dell’UE, i fabbricanti di prodotti, i venditori, i fornitori di servizi di riparazione, i fornitori di servizi di gestione dei rifiuti e le imprese attive nei mercati della rigenerazione e dell’usato.
L’Adozione da parte della Commissione è prevista il Terzo trimestre 2022.
Maggiori informazioni sull’iniziativa sono disponibili al seguente link.
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